Una Cracovia ricoperta di soffice neve ci ha accolto con la sua bellezza di antica città mitteleuropea in questi primi giorni di dicembre. Ne avevo sempre sentito parlare come tra le più belle città polacche e devo dire che la sua fama è più che meritata.
Cosa vedere a Cracovia
Rynek Głowny
Il tempo di lasciare le valige in hotel e in sole 4 fermate di tram ci troviamo nella splendida Rynek Głowny, la più antica piazza medievale europea dove si percepisce, nonostante la neve e il freddo sotto zero, una calda atmosfera natalizia con le sue bancarelle di manufatti in legno e i chioschi di cibo ad ogni angolo. Io e la mia metà amiamo il cibo e in quel mercatino di Natale ci siamo sentiti come bimbi in un negozio di caramelle.
E il freddo gelido ci ha “costretti” a riscaldarci con zuppe (mamma mia,che varietà!), kiełbasa (le salsicce polacche) e pierogi (ahhh,sono diventati una droga per noi). Probabilmente avremo messo un paio di kg in questi 4 giorni a Cracovia!
Cracovia ci ha colpito subito per la sua vitalità. La piazza Rynek Głowny è un brulicare di turisti e giovani polacchi allegri che si riscaldano con grzaniec, il vin brulè.
E’ tutto un vociare allegro tra canzoni natalizie e fiocchi di neve. C’è un freddo pungente ma siamo felici e questo ci basta.
Rynek Głowny è indubbiamente il cuore della vita sociale della città vecchia. Ogni suo lato misura circa 200 metri ed è circondata da palazzi con secoli di storia.
L’immensa piazza, che regala momenti di romanticismo con le sue carrozze trainate da cavalli, è impreziosita da edifici signorili dal fascino mitteleuropeo e dalla Basilica di Santa Maria. Questa chiesa di 800 anni dalle riconoscibili torri di altezze diverse è stata costruita ancor prima che Cracovia diventasse una città libera. Vi sorprenderà con la mescolanza di stili al suo interno. Dalla sua torre più alta in antichità risuonava la chiamata a raccolta durante gli attacchi nemici.
Sul versante occidentale della piazza svetta solitaria la torre gotica del municipio, di cui è la sola struttura superstite. Se volete avere una superba vista su Rynek, salite senza indugi i suoi gradini fino in alto!
Sukiennice, il mercato dei tessuti
Proprio a Rynek Głowny si trova Sukiennice, un edificio gotico che una volta ospitava il mercato dei tessuti considerato anche il più antico centro commerciale della Polonia. Al suo interno colpisce subito per gli scranni in legno e gli stemmi ed i sigilli delle città polacche che decorano le volte a botta.
Il mercato è un via vai di turisti alla ricerca come noi di qualcosa di particolare. Quasi tutti i negozietti vendono manufatti di legno e ambra, scialli decorati con grandi rose e naturalmente addobbi di Natale in vetro. Concedevi una passeggiata tra i suoi scranni.
Cosa vedere a Cracovia:
La fabbrica di Schindler
In via Lipowa, poco lontano dal fiume Vistola, si trova la fabbrica di Schindler. Si riconosce subito l’ingresso visto nel film. Se desiderate visitare quella che una volta era una fabbrica di utensili smaltati vi suggerisco di prenotare i biglietti online o di recarvi in anticipo rispetto all’orario di apertura in quanto gli ingressi sono limitati.
L’edificio è stato trasformato in un museo che racconta la vita di Cracovia e dei suoi abitanti dal 1939 al 1945 sotto l’occupazione tedesca, passando anche attraverso Oskar Schindler, di cui è stato conservato l’ufficio.
Una scelta ardita trasformare la fabbrica ma la mostra è convincente. D’altra parte la storia di Cracovia è fortemente legata ai terribili anni dell’occupazione e delle deportazioni.
Kazimierz
Dalla Fabbrica ci incamminiamo verso il ghetto ebraico, Kazimierz, poco distante, al di là del ponte sulla Vistola. Qui l’atmosfera cambia completamente. Gli eleganti palazzi lasciano il posto ad edifici usurati dal tempo e ci imbattiamo anche in un mercatino delle pulci con le immancabili pellicce.
Ci perdiamo tra le stradine, ogni tanto fa capolino qualche scritta in ebraico. Botteghe, negozi di antiquariato e diversi localini regalano al quartiere un aspetto bohemienne. Visitiamo velocemente la Stara Synagoga, la vecchia sinagoga. Si tratta della sinagoga più antica di Cracovia nonché di tutta la Polonia, purtroppo è stata distrutta durante la II guerra mondiale e poi ricostruita perdendo nel suo interno tutto il fascino.
Cosa vedere a Cracovia
Il castello sul Wawel
Dal quartiere di Kazimierz ci incamminiamo verso il castello che si erge sulla collina di Wawel. L’edificio sorprende per la sua immensità. Fino a metà del XVI secolo il castello è stato la residenza dei reali polacchi. Al suo interno sono conservati i gioielli della corona e ci sono esposizioni di arazzi.
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Alle falde del castello si trova la Grotta del Drago a cui è legata una leggenda cara ai polacchi: quella di un drago insaziabile la cui fame veniva placata con offerte di bestiame o vergini.
La sua statua si trova all’esterno, accanto alle rive della Vistola.
Sulla collina, accanto al castello, si trova anche la Cattedrale di Wawel in cui sono seppelliti non solo i reali ma anche altri illustri personaggi polacchi.
Stare Miasto
Lasciato il castello ci dirigiamo verso Stare Miasto, la città vecchia, dove, attraversata l’Ulica Floriańska, si può ammirare St. Florian’s Gate, la porta di San Floriano. Questa porta gotica è ciò che rimane dell’antico complesso di cinta murarie che un tempo circondavano Cracovia.
Superata la Porta, appare in tutta la sua intatta bellezza il Barbican, una fortificazione difensiva di forma cilindrica e di stile gotico sovrastata da sette torrette. È uno degli ultimi avamposti fortificati ancora presenti in Europa
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Il Museo Czartoryski
Poco lontano dalla Porta di San Floriano si trova il Museo Czartoryski, probabilmente il museo più importante della Polonia. Il museo custodisce uno dei dipinti più belli di Leonardo, la Dama con l’ermellino. Non è l’unico dipinto degno di nota. Vasta è la presenza di pittori fiamminghi ed italiani
Cosa vedere nei dintorni di Cracovia
Il Campo di Concentramento di Auschwitz-Birkenau
Se siete a Cracovia la visita al campo di concentramento di Auschwitz-Birkenau è imprescindibile. Non vi parlerò delle sensazioni che ho provato perché credo che le impressioni nel visitare un luogo come un campo di concentramento siano personali e intime.
Vi lascio solo qualche suggerimento su come arrivare e sull’organizzazione del memoriale. Ci sono diverse compagnie di bus che portano ad Oświęcim, il nome polacco di Auschwitz, ma la nostra scelta è caduta su Lajkonikbus che ha proprio la fermata davanti al campo. Cercate di arrivare in largo anticipo rispetto all’orario di ingresso prenotato in quanto i controlli col metal detector sono lunghissimi, soprattutto negli orari centrali della mattinata. Avevamo la visita guidata in Italiano alle 11.45 e nonostante fossimo arrivati alle 10.40 e ci fossimo messi in fila subito siamo riusciti ad entrare alle 12 col nostro tour già bello e partito.
Le impressioni sulla visita guidata in italiano non sono state molto buone. Non tanto per la guida in sé ma perché si svolge tutto troppo velocemente e non si ha il tempo per pensare, per riflettere. Ci si sente come una mandria di pecore trascinata velocemente da una parte all’altra, questo perché ci sono così tanti gruppi che bisogna lasciare spazio agli altri quanto prima. Noi avevamo comunque in programma di visitare il campo anche il giorno dopo, in autonomia, senza guida e ci siamo adeguati.
Se volete avere maggiori informazioni su come organizzare la visita ad Auschwitz in autonomia potete leggere il mio post a riguardo.
Dove dormire
Aparthotel Lwowska 1
Un Hotel nuovo e moderno con camere spaziose e pulite ed una ricca colazione. A sole 4 fermate di tram dalla città vecchia.
Dove mangiare
Restauracja Stodola, in ul. Florianska 47
Restauracja Wesele, in ul. Rynek Glowny 10 consigliatomi da Daniela con il suo blog https://www.orsanelcarro.it/
Krakowska Manufaktura Czekolady, in pl. Mariacki 1
Una piccola cioccolateria dove servono cioccolata fusa..memorabile
Lasciamo Cracovia con un po’ di rammarico per non esserci presi qualche giorno in più. Il freddo e la neve non ci hanno spaventati anzi ci hanno regalato un’atmosfera ancora più magica e sono stati il perfetto sfondo per visitare la città. Ci siamo ripromessi di ritornare, magari come tappa di un tour di una Polonia sicuramente da scoprire.
Posso dirvi che a Cracovia abbiamo lasciato un pezzo di cuore, inaspettatamente.
Ma grazie per la citazione!!!! *_*
Anche a me Cracovia è piaciuta tantissimo e vedo che l’abbiamo trovata nelle stesse condizioni di freddo/gelo. Però non è nulla in confronto alla Lapponia vero? 😉
Un bacione!
Non potevo non nominarti,non sarei mai andata in quel ristorante senza aver letto il tuo blog!La Lapponia è un’altra cosa ma amo Cracovia!
Simonaaaa. Grazieee. Questo post lo rileggerò almeno altre dieci volte, bell con calma. Sono contenta che ti sia piaciuta Cracovia perché leggevo anche di chi è rimasto un po’ deluso. Sai, ad agosto ci vado io. Fortuna ho letto anche la questione dei controlli lenti al metal detector. Vedrò di non prendermela comoda!
Noi ne siamo rimasti innamorati. Sarà stata l’atmosfera natalizia ma l’abbiamo trovata davvero incantevole! Lentissimi i controlli e se arrivi in ritardo non ti aspettano. Se hai prenotato il tour in italiano che dovrebbe essere alle 11.45 arriva moooolto prima. Stessa cosa per il bus che da Cracovia porta ad Auschwitz. Chiedi anche a Daniela perchè c’è stata pure lei e come al solito ottimi consigli!
[…] voglio ringraziare la già citata Lucrezia, Daniela di Orsa nel Carro e Simona di Viaggiare come il vento per le indicazioni che mi hanno aiutata a organizzare la visita ad Auschwitz ma anche l’intero […]
Ci sono stato ad aprile… Ora rischio il linciaggio ma a me Cracovia non è piaciuta molto. Non è scattato quasi nulla, eccetto col Rynek, piazza davvero maestosa, e la splendida Cattedrale!! Sai cosa? Ad aprile Cracovia era un macello di turisti, facevi fatica a muoverti. Non oso immaginare agosto…
A Breslavia per fortuna ho trovato un’atmosfera diversa. E’ una città deliziosa, ci sei stata?
No, non ci sono stata ma conto di tornare in Polonia, visto che mi sono trovata bene, e vorrei includere Breslavia nel mio giro. Non so se l’atmosfera natalizia abbia influito sulla mia percezione, ma me ne sono innamorata. Però anche Tiziana di La valigia in viaggio che c’è stata ad agosto non l’ha amata particolarmente preferendole altre città quindi nessun linciaggio 😊😊😊😊😊