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Chi sono e la mia storia

Simona Pasquino, import export manager nel settore tessile per 14 anni prima di cambiare lavoro e vita.
Ho quarant’anni e qualcosa e sono nata a Barletta, una città pugliese sul mare. Se mi state invidiando, sappiate che si tratta probabilmente di uno dei tratti di costa più brutti della mia regione.

Ho studiato lingue in Germania ed in Italia dove mi sono laureata in letteratura tedesca e spagnola. Ho vissuto 3 anni a Berlino e 3 mesi a Portsmouth in UK.
Non ho fatto mai grandi viaggi fino all’età di 19 anni quando ho preso una scelta che ha sorpreso persino me.
Confusa ed incerta sulla strada da intraprendere dopo il liceo ho deciso di prendermi un anno sabbatico e di fare un’esperienza come ragazza alla pari a Berlino.

È stata la più grande sfida che potessi affrontare vista la mia introversione. Prima di allora non solo non ero mai partita da sola ma non avevo mai messo piede fuori dall’Italia!
Grazie a questa esperienza la mia visione del mondo è cambiata completamente. Fino ad allora affermavo che non sarei mai salita su un aereo mentre alla fine di aerei ne ho presi tanti.

L’esperienza che doveva limitarsi ad un anno in Germania mi ha travolta emotivamente così tanto da prolungarsi ben oltre la mia immaginazione. Per tre anni sono stata una berlinese.
Che Berlino ho vissuto! Quella dei primi anni post muro. Quella del Tacheles e del Punk. La Berlino in cui Potsdamer Platz era ancora terra di nessuno. Quella della musica elettronica e della Love Parade.
Quando sono tornata non ero più quella di una volta. Mi ero lasciata alle spalle tante paure. Avevo scoperto il mondo fuori dalla mia porta.

Hello World!


Ma Berlino non è stata l’unica tappa fondamentale della mia esistenza.
Nella mia vita ha fatto nuovamente capolino una nazione straniera. Il lavoro infatti mi ha portata inaspettatamente a viaggiare in Turchia, permettendomi di conoscere una popolazione straordinaria ed un Paese dalle mille sfaccettature.

Gli ultimi 14 anni sono stati scanditi dai viaggi nel sud est della Turchia, dalle storie delle persone incontrate e dalla scoperta delle tradizioni e delle curiosità legate a questa meravigliosa terra. Per questo ho deciso di dedicare una sezione del blog chiamata Mille e una Turchia a questo straordinario Paese.

Amo raccontare le mie emozioni in viaggio perché i viaggi sono questione di cuore. Non è così anche per voi?

Alcune curiosità su di me

Amo i viaggi lenti e goderecci, in equilibrio tra musei ed esperienze da vivere. Mi interessa saperne di più sulle tradizioni e le abitudini chiacchierando con la gente del posto e gustare i sapori tipici, perché la scoperta di un luogo passa anche dal suo cibo.

Sono un’appassionata di Paesi Nordici soprattutto in inverno. E sì, non temo il gelo. Ma come, una pugliese che ama il freddo?
Ebbene sì, mi sento più orsa polare che lucertola distesa al sole.

Adoro la natura e gli animali sin da quando sono bambina. Un amore così grande da avermi portato ad essere iscritta per due anni a Scienze Forestali prima di passare a Lingue.
Ho un cane di nome Mario che colora le mie giornate e passeggiare nei boschi scatena in me emozioni difficili da spiegare.

Tra i miei libri preferiti ci sono ci sono: Sessanta racconti (Dino Buzzati), Cent’anni di solitudine (Gabriel García Márquez), D’amore e d’ombra (Isabel Allende), Se questo è un uomo (Primo Levi), Per questo ho vissuto. La mia vita ad Auschwitz-Birkenau e altri esili (Sami Modiano), la trilogia de Il Signore degli Anelli (J. R. R. Tolkien), Open (Andre Agassi), Il museo dell’innocenza (Orhan Pamuk).

Sono un’amante della musica rock. I Cure ed i Depeche Mode sono stati la mia scuola. Gli Oasis mi hanno fatto cantare a squarciagola. Editors ed Interpol mi hanno fatto scoprire l’eleganza dell’oscurità. Battiato mi ha fatto viaggiare in mondi lontani.

Amo le commedie, soprattutto quelle britanniche, ed i film romantici anche quando hanno un finale triste. Ho rivisto decine di volte la Trilogia del Signore degli Anelli e de Lo Hobbit così come quella di Batman di Nolan.

Sono una spaghettara. Mia mamma ha sempre detto che la mia forchetta balla quando avvolgo gli spaghetti. Mi piace la cucina asiatica ma con quella cinese originale ho preso solo cantonate.  Adoro il lahmacun, la versione turca della pizza, grazie alla quale torno dalla Turchia sempre con un paio di kg di troppo.

Non amo il caffè ed alla mattina mi basta portar giù Mario per carburare.

 

 

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