Viaggiare da soli. Luci e ombre

Viaggiare da soli. Luci e ombre

Last Updated on 26 Marzo 2021 by Simona Viaggia Come Il Vento

Non so perchè ma con gli anni l’idea di viaggiare da sola ha scatenato in me colossali battaglie interiori. Strano perchè i miei primi passi all’estero li ho compiuti proprio in solitaria.

Chi ha avuto modo di leggere i miei primi post ricorderà il mio viaggio da sola a Berlino culminato in 3 anni di permanenza nella capitale tedesca. Non so se allora fossi in preda alla beata incoscienza da ventenne ma da Berlino mi sembrava così semplice andare alla conquista del mondo che dopo vennero Praga e poi Londra.

Poi ho smesso di viaggiare da sola. Non so dire se siano stati gli allora impegni universitari o l’arrivo dell’amore, fatto sta che in me si è radicato sempre di più un senso di timore nei confronti dei viaggi in solitaria.

Fino a qualche anno fa quando, complice un viaggio sognato e desiderato da una vita e mandato quasi in rovina da una compagnia sbagliata, mi sono detta che dovevo superare questa strana ansia di viaggiare da sola che mi aveva preso.

Pochi mesi dopo sono partita per un viaggio di 2 settimane nel Baden-Württemberg.
Certo, nulla di trascendentale! In fondo migliaia di ragazze e donne ogni giorno viaggiano da sole per settimane e lo fanno in continenti molto più lontani ed in mondi dove tutto è molto più difficile. Però al mio ritorno mi sembrava di aver fatto una cosa eccezionale. Tutto era filato liscio: spostamenti, alloggi, visite.

Ricordo di essermi sentita soddisfatta di me stessa nonostante qualcuno mettesse in dubbio l’eccezionalità della cosa. La Germania, che vuoi che sia!
Ok non sono andata mica in Klondike o sull’Himalaya ma, cavolo, viaggiare da soli psicologicamente non è affatto facile e se sei donna le cose si complicano anche di più!

Posso sicuramente dire che, qualsiasi sia la meta, qualsiasi cosa vi dicano, viaggiare da soli è un potente carburante per l’autostima.

Sta a noi decidere quanto andare lontano e per quanto tempo. E non c’è nulla di male se quel nostro “primo lontano” è una destinazione vicina e se si tratta anche solo di un weekend. Partire è già il più grande traguardo.

viaggiare da soli

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Viaggiare da soli

Pro e contro

Nel tentativo di trovare ottimi motivi per autoconvincermi a partire, come immagino facciate tutti, mi sono buttata nella lettura di vari blog. Ognuno con le sue esperienze, con le sue sensazioni. Mi ci sono ritrovata? Sì e no. Siamo tutti esseri diversi, ognuno con le proprie peculiarità e viaggiare da soli, almeno secondo me, non è necessariamente la cura per i nostri problemi esistenziali.

Viaggiare da soli ha indubbiamente dei vantaggi. Possiamo scegliere dove andare e cosa vedere e possiamo farlo con i nostri tempi. Una libertà unica. Tutte le decisioni dipendono da noi stessi.  Quante volte vi siete trovati nella situazione di seguire il vostro compagno di viaggio in qualche luogo in cui tutto sommato avreste fatto a meno di andarci? E non avreste fatto volentieri a meno del giro dei negozi alla ricerca di souvenir? Quante volte avreste voluto prendervi tutto il tempo necessario per scattare la foto perfetta senza sentire qualcuno alle vostre spalle borbottare o semplicemente trascorrere una giornata in pieno ozio su una spiaggia?

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Ecco, voi e solo voi sarete il boss. Piena libertà di gestire il vostro tempo. Nessun bisogno di compromessi, nessuna discussione. Bello vero?

Ma non vi mentirò, ci sono degli aspetti che non amo particolarmente del viaggiare da sola. Uno di questi solitamente è il momento della cena. Di giorno mi sembra tutto un po’ più facile: prendo qualcosa al volo mentre sono in giro. Entro in un panificio o in un bistrot, mi butto in un mercato per assaporare un po’ di street food, ma la sera ahiaiahiaiai se è una lotta con me stessa.

Sedermi da sola al ristorante, quello sì che è lo scoglio più difficile da superare per me. Mi sono trovata più di una volta, dopo aver scelto il locale, a girarci intorno prima di decidermi ad entrarci. Un po’ infantile, lo so, ma non vi ho mica detto che viaggiare da sola mi abbia reso più matura  🙂

Miei fedeli compagni durante la cena ormai sono diventati la guida su cui studiare l’itinerario del giorno seguente ed il cellulare. Non vi nascondo che chiacchierare con qualcuno via social mi ha aiutato a volte a superare momenti di imbarazzo al ristorante.

Ma viaggiare da soli non aiuta a superare la timidezza mi chiederete voi?

Perché concentrarsi su amici lontani quando c’è gente vera intorno a te con cui socializzare? Avete perfettamente ragione e mi piacerebbe dirvi di esserci riuscita. Ma da questo punto di vista io forse sono l’eccezione assoluta perché il fattore timidezza per me è rimasto uno scoglio insormontabile.

Potrei dirvi che viaggiare da soli aiuta a superare l’introversione ma questa non è stata la mia personale esperienza. Ci ho messo ben tre mesi per rompere il mio guscio quando vivevo a Berlino e nei miei viaggi non sono riuscita a scambiare che poche chiacchiere con gli sconosciuti. Ma questo non deve frenarvi perché siamo tutti diversi e la mia storia non è necessariamente la vostra.

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Viaggiare da soli aiuta a scoprire il nostro io

Una cosa so però per certo: viaggiare da soli è un ottimo modo per fare amicizia con noi stessi!
E questo secondo me è forse l’aspetto più incredibile di un’esperienza del genere. Perchè impariamo a comunicare con la nostra parte più nascosta. Il viaggio alla scoperta di luoghi sconosciuti diventa viaggio alla scoperta del nostro io più profondo. Non credo di aver mai comunicato così tanto con me stessa come quando ho viaggiato da sola.

Scoprire di avere un amico dentro di sé è un’esperienza preziosa nella vita di tutta i giorni e ci aiuta a non dipendere emotivamente da altri e a non avere paura della solitudine.

Insomma viaggiare da soli è un’esperienza dalle mille sfaccettature, tutte più o meno piacevoli a seconda di come le affrontiamo.
All’inizio ci si sente un po’ a disagio come quando si entra in mare e si sente freddo, ma poi poco a poco ci si abitua all’acqua anche se, di tanto in tanto, si continua ad avere la pelle d’oca.

Ecco, nonostante ansie e disagi, ho deciso che non voglio attendere. Nuove e vecchie mete mi aspettano.