La cucina israeliana è nel segno del melting pot

La cucina israeliana è nel segno del melting pot

Last Updated on 21 Febbraio 2022 by Simona Viaggia Come Il Vento

La cucina israeliana

Non sapevo cosa aspettarmi dalla cucina israeliana prima del mio viaggio in Israele, se non che non avrei trovato pietanze a base di carne di maiale e che le spezie avrebbero fatto da padrone. Già dai primi assaggi ho scoperto un delizioso mix di esperienze culinarie frutto della vicinanza con le nazioni arabe e delle immigrazioni dall’Est Europa e dalla Russia.

I sapori del Nord Africa, del Medio Oriente e del centro ed est Europa si incontrano in questo o in quel piatto con tutto il loro bagaglio di storie e tradizioni e spesso si fondono nell’offerta gastronomica del Paese.

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Cosa mangiare in Israele

I Falafel

Incontrastati dominatori di ogni chiosco o ristorante di Israele, qualsiasi sia la loro origine (pare egiziana), sono i falafel, delle polpettine fritte a base di fave o ceci tritati insaporite con spezie varie. Serviti in un piatto accompagnati da hummus o tahina o all’interno di una pita sono un pasto economico ma estremamente appagante.

Noi li abbiamo amati! Il nostro primo falafel l’abbiamo mangiato in un chioschetto, un po’ carente in igiene, appena poco prima del Cardo Maximus. Non so se sarà stato a causa della fame estrema ma era delizioso. Ci siamo ritornati durante il nostro secondo viaggio a Gerusalemme ma aveva chiuso i battenti. Saranno passati i Nas locali?

L’Hummus

Tra i piatti più amati della cucina israeliana non può mancare l’hummus. Questa crema di ceci preparata con salsa tahina, limone, olio ed aglio e sormontata da ceci viene servita come piatto unico o come contorno. Ne abbiamo assaggiati di deliziosi all’interno della città vecchia a Gerusalemme e qualche vasetto di tahina in valigia lo abbiamo infilato.

cucina isrealiana

Le Meze

Ma uno dei piatti (ma sarebbe meglio dire insieme di piatti) che abbiamo apprezzato maggiormente e che ci ha fatto tornare a casa con lo stomaco felice anche se con qualche chilo di troppo sono state senza dubbio le meze o mezze (tra l’altro assai simili a quelle che mangio in Turchia).

Sono gli antipasti serviti in piccoli piatti diffusissimi in tutta questa zona del mondo. Si va da quelli cremosi come il baba ganoush o la tahina  in cui immergere del delizioso pane servito ancora caldo, alle numerose insalate fino alle verdure stufate. Credetemi se vi dico che ci saremmo nutriti solo di meze!

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Il Baba Ganoush

Onnipresente tra le meze ma meritevole di una menzione a parte è il Baba Ganoush, la crema a base di melanzane affumicate e tahina, anch’essa tipica di molte cucine levantine. Ecco, ancor più dell’hummus, io dichiarerei il baba ganoush, principe della cucina israeliana.

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La Shakshuka

Dal nome complicatissimo ma un must soprattutto a colazione (anche se potete ordinarlo a qualsiasi ora) è la Shakshuka  un piatto di origine nordafricana che significa letteralmente “tutto mischiato”.

Si tratta di uova in camicia lasciate cucinare in una salsa di pomodoro insaporita con cumino, peperoni ed aglio.  Pare sia un ottimo rimedio per i postumi della sbornia, ma su questo non garantisco!

Lo Shawarma

Tra gli street food più popolari in Israele c’è lo Shawarma, carne speziata di agnello, pollo, tacchino o manzo disposta in strati e cucinata su uno spiedo e poi servita in una pita oppure avvolto nel laffa, un sottile tipo di pane,  e condita con insalata, hummus, olive, cetrioli o pomodori.

State pensando al kebap, vero? Non sbagliate. Non per niente pare si sia diffuso in questi luoghi durante la dominazione turco ottomana. La stessa parola shawarma dovrebbe derivare da turco çevirme che descrive proprio il processo di arrostire la carne facendola rotare.

Il segreto di questo piatto così diffuso in Medio Oriente e nel Mediterraneo è nelle spezie che lo insaporiscono e che variano di nazione in nazione.

Il Sabich

Come vi ho detto all’inizio, la cucina israeliana è un grande melting pot in cui si mischiano sapori e tradizioni di diversi Paesi.
Non poteva essere diversamente anche per il sabich, un altro cibo di strada israeliano, che trova le sue origini in Iraq e che, non a caso, è diffuso soprattutto a Tel Aviv. Fu proprio a Tel Aviv infatti che trovarono rifugio la maggior parte degli ebrei iracheni negli anni ’40 e ’50.

Si tratta di una pita ripiena di melanzane fritte, uova lesse, hummus, insalata e condimenti vari tra cui salsa tahina ed amba, una sorta di chutney al mango. Una volta si mangiava solo il sabato mattina durante lo Shabbat ma ora è  tra gli street food più amati! Io l’ho trovato irresistibile. Gnam. Sarà per la storia che fritto è tutto buono?

Cosa bere

La Limonana

Come accompagnare questi cibi succulenti ed al tempo stesso dissetarsi in una terra che già a maggio raggiunge temperature di fuoco? Ma con la limonana! Si tratta di una  spremuta bella fredda di limoni sapientemente miscelata con foglie di menta.

Il nome è una combinazione della parola araba limon e di quella israeliana nana che significa menta.

Con la menta tritata insieme al ghiaccio a conferire un bel colore verde oppure a foglie intere, la limonana è la bevanda per antonomasia dell’estate israeliana!

Cucina israeliana

Succo di melogano

Passeggiando per i mercati israeliani non sfuggiranno al vostro sguardo i coloratissimi banchi di frutta da spremere dove a fare da padrone sono i frutti del melograno. Stregati dai colori e dai profumi, non potrete resistere alla tentazione di berne il succo.

Tagliati a metà e poi schiacciati con una pressa rilasciano un succo di un bel colore rosso intenso e dal sapore  piacevolmente aspro. Ma se preferite qualcosa di più dolce allora fatevi aggiungere in cima una spremuta di arancia che regalerà al vostro succo anche una incantevole sfumatura di colori.

Non importa ciò che stuzzica le vostre papille gustative, che sia speziato, unto o dolce, in Israele troverete sempre qualcosa che vi farà impazzire!
A questo punto spero di avervi dato un altro buon motivo per scoprire questa terra. Beteavon!