Itinerario nella Praga ebraica

Itinerario nella Praga ebraica

Last Updated on 18 Giugno 2021 by Simona Viaggia Come Il Vento

La Praga ebraica è uno dei volti più interessanti da scoprire per chiunque trascorra una vacanza nella capitale ceca.

Il suo cuore si trova a Josefov, il quartiere ebraico situato tra la Piazza della Città Vecchia ed il fiume Moldava.
Praga ha una fortissima identità ebraica che si esprime non solo attraverso la religione e la cultura ma anche attraverso leggende legate alla sua comunità. Tra i personaggi della mitologia e del folkore quello più noto è certamente il Golem, la creatura di argilla portata in vita dal rabbino Löw.

La storia della comunità ebraica di Praga è stata travagliata e questo ancor prima dell’avvento del nazifascismo.
Pogrom, omicidi e discriminazioni erano all’ordine del giorno.  L’odio nei confronti della comunità raggiunse il suo culmine nella sanguinosa Pasqua del 1389 quando centinaia di ebrei furono assassinati.

Praga Ebraica

Nonostante le incertezze legate ai costanti problemi di intolleranza, la presenza degli ebrei a Praga crebbe notevolmente.
Gli editti di tolleranza emanati da Giuseppe II d’Austria tra il 1781 ed il 1785 posero fine alle persecuzioni ma il quartiere, che nel 1850 fu chiamato Josefov in onore dell’imperatore, perse molta della sua popolazione che preferì spostarsi in altre zone della città.

Nel XIX gran parte del ghetto fu demolita ma molti edifici significativi come le sei sinagoghe, il municipio ebraico ed il cimitero si salvarono dalla distruzione. Ciò ha reso Josefov con il suo complesso di monumenti ebraici il ghetto meglio conservato d’Europa.

 

Itinerario nella Praga ebraica

La Sinagoga Pinkas

Il mio itinerario nella Praga ebraica ha inizio al numero 23 della via Široká dove si trova la sinagoga Pinkas, la seconda per antichità tra le sinagoghe rimaste. Costruita in stile tardo gotico nel 1535 da Aaron Horowitz come luogo di preghiera per la sua famiglia, intorno al 1955 fu trasformata in un memoriale in onore degli 80.000 Ebrei cechi vittime della Shoah.

Lungo le pareti l’interminabile lista con i nomi delle vittime seguiti dalla data di nascita e di morte accompagna con dolenza il visitatore. Laddove non è stato possibile risalire alla morte è indicata la data della deportazione verso i ghetti o i campi di sterminio. I nomi sono raggruppati secondo la città da cui è partita la deportazione.
Dopo l’invasione della Cecoslovacchia ad opera dei sovietici nel 1968 il memoriale restò chiuso per oltre ventanni. Solo nel 1995, dopo un’opera di restauro, potè di nuovo riaprire al pubblico.

Praga Ebraica

L’interno della Sinagoga Pinkas

I bambini del ghetto di Terezín

Al primo piano della sinagoga Pinkas si trova una mostra permanente con i disegni dei bambini di Terezín.
Terezín è una città a circa 60 km da Praga tristemente famosa per il suo campo di concentramento che vide come prigionieri talmente tanti bambini, ben 15.000, da essere soprannominato il campo dei bambini.

La mostra raccoglie oltre 4.000 disegni che raccontano la vita quotidiana nel ghetto ed i sogni dei piccoli prigionieri. Queste preziose testimonianze sono giunte fino a noi grazie a Friedl Dicker-Brandeis, la loro insegnante d’arte, che nascose i disegni in due valigie che furono ritrovate solo dopo la guerra. Tanto l’insegnante che i bambini furono deportati poi ad Auschwitz Birkenau dove trovarono la morte.

 

Il cimitero ebraico

Dalla sinagoga Pinkas si accede al vecchio cimitero ebraico di Praga, uno dei più antichi al mondo.  Lo avvolge un rispettoso silenzio che isola il visitatore e lo sospende nel tempo.
Niente fiori o tombe appariscenti, ma centinaia di lapidi sbilenche all’ombra di grandi alberi e qua e là ciuffi d’erba.

Praga Ebraica

Il Cimitero ebraico di Josefov

Per 300 anni questo è stato l’unico luogo di sepoltura per gli ebrei. Sono almeno 100.000 gli ebrei sepolti qui.
Se vi state chiedendo dove possono aver trovato spazio tutte queste anime dovete sapere che la mancanza di spazio ha reso necessario coprire le tombe esistenti con nuova terra in modo da poter collocarne di nuove.

È così che il cimitero ebraico di Praga può contare tra i 10 ed i 12 livelli di sepoltura.

Praga Ebraica

La lapide più antica appartiene al rabbino, cabalista e mistico Avigdor Kara, morto nel 1439 e permette di datare l’esistenza del cimitero almeno al XV secolo.
Tuttavia la tomba luogo di maggiore pellegrinaggio è quella del rabbino Löw Ben Bezalel, la cui vita è oggetto di miti e leggende, alcuni dei quali talmente popolari da essersi trasformati in fatti storici pur essendo privi di veridicità. A lui si attribuisce infatti la creazione del Golem.
Il cimitero è stato utilizzato fino al 1787 quando Giuseppe II ha vietato nuove sepolture nel centro della città.

La Sinagoga Klausen

In prossimità del cimitero ebraico si trova la Sinagoga Klausen che ospita una mostra permanente dedicata alle tradizioni ed ai costumi ebraici. È l’unica sinagoga costruita in epoca barocca giunta fino a noi.  La sua costruzione, come quella di altre sinagoghe e scuole della città, si deve a Mordechai Maisel che per gli ebrei di Praga è una figura importantissima. Un vero e proprio mecenate e benefattore, molto amato nella comunità ebraica per la sua generosità.

Praga Ebraica

La Sinagoga Klausen

In principio era costituita da tre edifici differenti che ospitavano una scuola talmudica, un ospedale ed un locale per le funzioni religiose. La sinagoga non fu risparmiata dal violento incendio del 1689 che distrusse gran parte del quartiere ebraico. Il suo attuale aspetto si deve ai lavori di ristrutturazione del XIX secolo.

Al suo interno, tra gli altri, sono conservati antichi manoscritti ebraici, libri e scialli per la preghiera così come la copia di un rotolo della Torah.

 

Itinerario nella Praga ebraica

La Sinagoga Alta ed il Municipio ebraico

Sulla strada per la Sinagoga Vecchia Nuova, si incontrano la Sinagoga Alta ed il Municipio ebraico che un tempo costituivano un unico complesso.
Il nome della sinagoga deriva dalla sua insolita collocazione al primo piano del municipio invece che a livello del manto stradale.

 

Praga Ebraica

Il Municipio ebraico con i due orologi

Tanto la sinagoga che il municipio non sono accessibili ai turisti. Ciò nonostante il complesso merita una passeggiata per ammirare i due curiosi orologi del municipio.
Uno con numeri romani posto sulla torre e l’altro sul timpano con le lettere dell’alfabeto ebraico e lancette che girano in senso antiorario.

La Sinagoga Vecchia Nuova

Nonostante l’ingannevole nome la Sinagoga Vecchia Nuova ha ben 800 anni di storia sulle sue spalle e nuova non lo è affatto. Al momento della sua costruzione esisteva già una vecchia sinagoga in via Dusni,  dove oggi si trova la Sinagoga Spagnola ed il monumento di Kafka. Di qui il nome di nuova.

La sua costruzione risale al XIII e ad oggi è la sinagoga più antica d’Europa ancora in uso. Si tratta di uno dei primi edifici gotici eretti in città. Si presenta con un alto tetto a due falde con un frontone in mattoni in stile gotico anche se in origine era un piccolo edificio rettangolare.

Sinagoga Vecchia Nuova

Il frontone in laterizi

L’ingresso della Sinagoga Vecchia Nuova è posto al di sotto del manto stradale della lussuosa via Pařížská. Questo per consentire alla congregazione di pronunciare le parole  “Dal profondo, io grido a te, o Signore”
Questa collocazione è diventata ancora più evidente quando, all’inizio del XIX secolo il ghetto ebraico è stato quasi interamente demolito ed il nuovo quartiere in Art Nouveau è stato costruito circa due metri sopra il livello del fiume per ovviare alle frequenti inondazioni della Moldava.

La sinagoga ha una struttura a doppia navata con sei campate a volta. Al suo interno è quasi austera.
Semplici sono i decori, quasi per non distogliere l’attenzione dei fedeli durante la preghiera. Notevole è invece il timpano sopra il portale dell’atrio meridionale con tralci di viti da cui pendono 12 gappoli d’uva che simboleggiano le 12 tribù d’Israele.

Sinagoga Vecchia Nuova

Il particolare del timpano

Accanto all’armadietto che custodisce la Torah si trova il sedile numero uno che era riservato al rabbino Löw. Nessuno può sedervisi, anzi una leggenda dice che chi lo fa muore entro l’anno.
Un ottimo motivo per non contravvenire alla regola, non vi sembra?

Leggende legate alla Sinagoga Vecchia Nuova

Diverse sono le leggende legate a questo luogo della Praga ebraica che è sopravvissuto ad incendi, pogrom ed assedi ed in cui gli abitanti del quartieri hanno spesso trovato rifugio durante le persecuzioni.

Una di queste vuole che la sinagoga sia stata costruita dagli angeli utilizzando le pietre provenienti dal tempio di Salomone. Il giorno in cui il tempio sarà ristabilito, la sinagoga verrà distrutta e le pietre torneranno a Gerusalemme.

 

Sinagoga Vecchia Nuova

Il pulpito per il chazan

La leggenda più famosa tuttavia è legata al Golem, la creatura di fango ed argilla portata alla vita dal rabbino Löw e che oggi dorme in un sonno profondo proprio nell’attico della Sinagoga Vecchia Nuova.

Curiosamente le scale che conducono all’attico sono state rimosse e sul retro dell’edificio ce n’è una che conduce ad una porta sigillata.
È questa stranezza archittettonica nella soffitta ad alimentare la leggenda che creatura sia proprio nascosta lì.

La Sinagoga Maisel

La Sinagoga Maisel in Maiselova 10 è uno degli edifici che maggiormente caratterizzano la Praga ebraica.  Fatta edificare sul finire del XVI in stile rinascimentale da Mordechai Maisel come cappella privata per la sua famiglia, la sinagoga fu distrutta da un incendio sul finire del XVII secolo come gran parte del quartiere.
Oggi al suo posto vi è una sinagoga in stile neogotico con un cortile interno circondato da una cancellata blu. È stata la prima della città ad essere accessibile alle donne.

Sinagoga Maisel

La Sinagoga Maisel

Al suo interno la sinagoga ospita una mostra di oggetti che racconta la storia degli ebrei dai loro primi insediamenti fino al XVIII secolo.
Durante l’occupazione i nazisti la utilizzarono come deposito per oltre 6000 oggetti razziati in tutto il Paese.
I tedeschi progettavano di allestire a Praga un “museo della razza ebraica estinta”.

Quegli oggetti oggi sono esposti all’interno della sinagoga.
Postazioni touchscreen invece permettono di sfogliare antichi manoscritti ebraici e seguire sulle mappe gli insediamenti ebraici nel corso dei secoli.

La Sinagoga Spagnola

Tra gli edifici di culto ebraico a Josefov la Sinagoga Spagnola è quella di più recente costruzione. Come molte sinagoghe costruite nel XIX secolo è in stile neomoresco e si ispira all’Alhambra di Granada.

Praga Ebraica

La Sinagoga Spagnola in stile neomoresco

Ma perchè si chiama Spagnola? Dopo l’espulsione dalla Spagna nel XVI secolo, alcuni ebrei trovarono rifugio proprio a Praga dove si insediarono nella Altschul, la prima sinagoga della città.
Proprio per questo particolare insediamento l’edificio cominciò ad essere chiamato Sinagoga Spagnola. La crescita della comunità ebraica richiese spazi più ampi e la costruzione di una nuova sinagoga al posto dell’Altschul.

Le torrette a cupola che sormontano la facciata centrale e gli archi arabeggianti che incorniciano le vetrate le conferiscono l’aspetto di una moschea rendendola subito riconoscibile all’orizzonte. Ma ancor più che il suo aspetto esterno è quello interno a renderla la più lussureggiante tra le sinagoghe di Josefov.  Ornamenti, motivi orientali, vetrate colorate e stucchi dorati abbagliano quasi la vista. La sala centrale è abbellita da una cupola blu rivestita di disegni dorati e da un organo a canne.

Praga Ebraica

L’abbagliante interno della Sinagoga Spagnola

Al suo interno è ospitata la mostra Ebrei nelle terre ceche nel XIX e XX secolo che attraverso documenti, video, fotografie ed elementi interattivi racconta gli immensi sconvolgimenti vissuti dalla comunità ebraica ceca e morava. La Sinagoga Spagnola ospita anche concerti di musica classica ed altri eventi.

 

La Sinagoga di Gerusalemme o del Giubileo

Quella di Gerusalemme è l’unica delle sinagoghe di Praga a non trovarsi nel ghetto ebraico bensì a Nové Město vicino alla stazione ferroviaria. Non so se sia la sua lontananza da Josefov oppure il fatto che non faccia parte del Museo Ebraico di Praga ma è incredibilmente poco frequentata dai turisti.
Che non sanno cosa si perdono, aggiungerei.

Praga Ebraica

L’eclettica facciata della Sinagoga di Gerusalemme

In una Praga gremita di turisti ho trovato la Sinagoga di Gerusalemme, che è di una bellezza disarmante, completamente vuota.
Inaugurata nel 1906 e chiamata Sinagoga del Giubileo in occasione del cinquantesimo anniversario del regno di Francesco Giuseppe I,  con l’indipendenza della Cecoslovacchia dall’Austria nel 1918 è stata rinominata Sinagoga di Gerusalemme dal nome della via in cui si trova, Jerusalémská.

 

Praga

Non è bellissima?

Certo non passa inosservata con la sua facciata variopinta, il grande arco centrale che incornicia un rosone con una Stella di David e gli archi a ferro di cavallo con chiari richiami all’architettura islamica. Al suo interno poi un tripudio di oro, blu e rosso,  archi arabeggianti e vetrate con decori in liberty viennese. Lo stile moresco e l’Art Nouveau si mescolano continuamente al suo interno.

Una curiosità.

Nel 2003 durante i lavori di restauro in una pietra è stata ritrovata una cavità segreta contenente una pergamena datata 16 settembre 1906.
Il documento, redatto per ricordare il completamento dei lavori di costruzione dell’edificio, porta le firme di tutti coloro che si occuparono della costruzione e degli ospiti dell’inaugurazione.  Ad accompagnare le firme, l’augurio che il tempio potesse sopravvivere molti secoli e testimoniare le anime devote dei suoi fondatori e che potesse riunire per sempre i fedeli in un luogo dove  elevare le anime al Creatore.

Praga

Echi di Medio Oriente

Il Vecchio Cimitero Ebraico a Žižkov

Poco lontano dalla torre della televisione si trova il Vecchio Cimitero Ebraico di Žižkov. Fino al 1890, per circa un secolo, è stato il cimitero ebraico più importante di Praga. Oggi solo una piccola parte si è conservata ed è accessibile ai visitatori in determinati orario.

È conosciuto come il cimitero ebraico delle vittime della peste perchè nel 1680 era qui che si seppellivano i morti dell’epidemia a causa del sovraffollamento di quello più famoso a Josefov.

Dopo la seconda guerra mondiale è caduto in rovina ed è stato abbandonato a sé stesso finchè nel 1960 l’area è stata parzialmente trasformata nel Parco Mahlerovy Sady. Successivamente, nel 1984, un’altra parte del cimitero ha dovuto lasciare spazio alla costruzione della torre della televisione.

Praga

In una Praga costantemente tinta di mistero, il Vecchio Cimitero Ebraico delle vittime della peste non è esente dalle leggende. Ancora una volta è il Golem ad esserne protagonista.
Potrebbe essere sepolta proprio nel cimitero di Žižkov la misteriosa creatura di argilla.
Un’altra leggenda infatti vuole che sia seppellito proprio lì e non nella soffitta della Sinagoga Vecchia Nuova.
Quando il rabbino Löw decretò la morte del Golem nel ghetto imperversava la peste. Fu così che uno degli abitanti nascose la figlia morta nella bara della creatura e nel cuore della notte la portò a Žižkov dove la seppellì.
Riuscirete a trovare la misteriosa tomba del Golem?

 

Il Museo Ebraico di Praga è nuovamente aperto al pubblico dal 2 giugno 2021, tuttavia vi invito a consultare il sito ufficiale per le modalità e gli orari di accesso.