Nella Lapponia finlandese si usa la parola revontulet, fuochi della volpe, per indicare quell’imprevedibile e suggestivo fenomeno che è l’aurora boreale. Secondo la leggenda,una delle tante a dir la verità, l’aurora è creata da una volpe magica che corre lungo la tundra e, colpendo i cumuli di neve con la coda, crea scie luminose in cielo.
Quando vedere l’aurora boreale
Il migliore periodo per assistere a questa spettacolare danza nel cielo è tra fine settembre e fine marzo, tuttavia non è affatto scontato riuscire a vederla. Certamente una cosa possiamo fare prima di organizzare il nostro viaggio: evitare i giorni di luna piena in cui, a causa della luminosità, non riusciremmo a godere di un’esperienza intensa. Se infatti l’intensità dell’aurora dovesse essere debole avremmo difficoltà ad avvistarla. Gli appassionati di fotografia invece amano la presenza della luna durante l’aurora per via della luce naturale che avvolge tutto il paesaggio circostante.
Abbiamo trascorso 6 giorni nella Lapponia finlandese a febbraio, dividendoci tra Rovaniemi e Inari, nell’estremo nord, eppure non sono stati sufficienti per godere appieno di questo spettacolo. Ahimè siamo stati penalizzati dalle continue nevicate che non ci hanno regalato un cielo sufficientemente sereno. Tuttavia ci sono utilissime app per monitorare l’attività dell’aurora boreale in tempo reale e così alla fine, allontanandoci parecchio da Rovaniemi, siamo riusciti a goderci almeno per una sera lo spettacolo.
Rovaniemi, la capitale della Lapponia finlandese
Una fitta coltre di neve ci ha accolti al nostro arrivo catapultandoci in un’atmosfera natalizia pur essendo ormai febbraio, ma non c’è da stupirsi visto che Rovaniemi, oltre ad essere la capitale della Lapponia finlandese, è considerata la casa di Babbo Natale. Non ci ha particolarmente colpita per la bellezza o, perlomeno, non ha il fascino di certe città norvegesi, ma dalla sua ha una natura maestosa e selvaggia, incontaminata. Ed è quello che amo più di ogni altra cosa.
Indubbiamente Rovaniemi è una località in cui dedicarsi ad attività invernali o per immergersi nella natura. Si spazia da un giro nel bosco con i cani da slitta o con le renne al safari con la motoslitta, alle escursioni nei dintorni. Nella scelta dell’offerta sicuramente è di aiuto il portale Visit Rovaniemi che permette di conoscere le varie attività e le agenzie a cui rivolgersi. Sono indicati prezzi, giorni e orari. Spesso gli hotel offrono la possibilità di prenotare le attività, ma in alta stagione, tra dicembre e febbraio, si rischia di non trovare posto, specialmente per l’escursione con i cani da slitta. Ne sappiamo qualcosa perché davvero abbiamo rischiato di non riuscire a farla. Ed eravamo lì proprio per quello.
Dog sledding
Avevo già fatto esperienza come musher a Tromso, ma quella con Safartica è stata davvero eccezionale. Abbiamo scelto Thrill of Speed: 2 ore di escursione, circa 15 km, con una muta di cani attraverso il bosco. Spazi aperti innevati che facevano capolino tra il fitto bosco, rami di alberi, brevi tunnel, discese. Adrenalina pura. L’esperienza è costosa (circa 130 € a persona) ma ne vale davvero la pena. Eravamo così elettrizzati che abbiamo voluto ripetere nei giorni seguenti l’esperienza anche ad Inari, con risultati tuttavia meno entusiasmanti.
Santa Claus Village
Non potevamo ovviamente non andare al Santa Claus Village. In fondo conservo ancora dentro di me l’animo di una bimba elettrizzata per l’arrivo del Natale. Siamo arrivati al villaggio con un autobus: il paesaggio che incontriamo sul tragitto è idilliaco. Neve e boschi interminabili. Non potremmo desiderare di più. Il villaggio trasforma la fantasia di bimba in realtà. Edifici con tetti spioventi in legno, alberi innevati, negozietti, l’ufficio postale di Babbo Natale, slitte trainate dalle renne. Credo che ciò che ci emoziona di più è la quantità abissale di neve che tra l’altro cade ancora ininterrottamente.
Arriviamo dinnanzi a Babbo Natale e rimaniamo un po’ delusi: è una macchina per fare soldi. Innanzitutto è assolutamente vietato fare foto col cellulare, persino da lontano, poi non facciamo in tempo a sederci e a dire Hi che già momento di lasciare il posto ad altri altri. Una foto costa 30 €..ne facciamo a meno..bambini nell’animo sì, ma fino ad un certo punto.
Ci fermiamo per mangiare qualcosa al Santa’s Salmon Place, forse il posto più economico per placare la fame e riscaldarsi all’interno del villaggio. Si tratta di una tenda sami assai spartana con pochi posti a sedere dove mangiare grilled salmon.
Salutiamo Rovaniemi e con un autobus della Eskelisen Lapin Linkat ci dirigiamo ad Inari, nell’estremo nord della Lapponia finladese. Il viaggio dura 5 ore circa con una piccola sosta in una stazione di servizio dove ci fiondiamo su cioccolata calda e un dolcetto di quelli fritti e zuccherosi. Il paesaggio fino a Inari è un’enorme distesa di neve e boschi, sembra quasi monotono, ma chi li ha visti mai così tanti alberi innevati?
Inari
Inari è un minuscolo agglomerato di casette attraversate da uno stradone a ridosso di un grande lago. Alloggiamo all’Hotel Inari che si trova sulla sponda del lago Inari. A febbraio è completamente ghiacciato e per la prima volta nella mia vita, con un po’ di timore, passeggio su un lago ghiacciato.
Dopo la paura iniziale ci addentriamo sul lago insieme ad altri turisti.
La cosa divertente è che al centro del lago troviamo cartelli con le indicazioni delle direzioni per le motoslitte. E’ sera e siamo più o meno tutti col naso all’insù sperando di vedere l’aurora danzare davanti a noi. Adagiate sul lago ci sono delle casette mobili spostate da una motoslitta. Scopriamo che si tratta di mobile cabins con tetto trasparente che al modico prezzo di 300 € a notte ti permettono di dormire sul lago e di godere l’aurora boreale da una posizione eccezionale.
La scelta di Inari come località, ancor più che Rovaniemi, deve essere dettata da amore per la natura e perchè no, anche per un po’ di solitudine. Al di fuori delle attività quali escursione con i cani da slitta o con la motoslitta o una ciaspolata o una lunghissima camminata tra boschi innevati e fiumi ghiacciati non offre alcuna forma di svago. E’ quello che però piace a noi. Anzi, sebbene Inari ci lasci a bocca asciutta di aurora (ahimè nei nostri 3 giorni lì non ci riuscirà di vederla danzare sulle nostre teste a causa del cielo coperto) riusciamo a godere di un’esperienza unica nella natura. Da questo punto di vista la Lapponia finlandese ci ha davvero conquistati.
Ad Inari ci sono poche agenzie che organizzano attività, ne scegliamo una a conduzione familiare RideNorth per riprovare l’esperienza con i cani da slitta, ma la troviamo deludente. Si tratta di un giro su una pista ghiacciata circolare. Ci dicono che questa è la proposta per i principianti e che fare un tragitto nel bosco è pericoloso. Visto che veniamo da altre esperienze in cui le agenzie hanno proposto giri decisamente più impegnativi ad absolute beginners come noi, o le prime sono state irresponsabili o si tratta di una scusa. La muta di cani comunque è bellissima e io trovo qui il mio zanna bianca ideale.
Leggiamo di Ukko, un isolotto roccioso sacro ai Sami, luogo di culto pagano da secoli, al centro del lago Inari e così decidiamo di arrivarci con la moto slitta. Seguiamo il percorso per salire in cima ma è tutto innevato e ghiacciato, anche un po’ pericoloso, ma alla fine arriviamo su e possiamo godere del panorama tutto intorno.
Il nostro ultimo giorno ad Inari ha inizio con una visita al Museo Siida sulla cultura, le tradizioni e la vita dei Sami (un terzo della popolazione del comune di Inari è Sami) ci inoltriamo nella natura circostante. Siamo solo noi e camminiamo in almeno un metro di neve. La luce del sole filtra attraverso i rami. E’ davvero uno spettacolo rigenerante per lo spirito.
Troviamo diverse impronte di animali nella neve e non sono di renna..chissà cosa è passato di lì nella notte. Ritorniamo dei bambini in mezzo alla neve. Scivoliamo a mo’ di slittino lungo una scalinata ghiacciata e ci lanciamo palle di neve. Siamo solo noi ed è tutto così bello. Seguiamo il corso di un torrente che fa capolino tra il ghiaccio e la neve. Nell’immenso silenzio ci fermiamo ad ascoltare il rumore dell’acqua.
Se avete bisogno di cercare un po’ di pace mentale e serenità questo è il posto che fa per voi. Ci rimettiamo in cammino per l’hotel prima che tramonti il sole. Al nostro ritorno,infreddoliti, ricorriamo ad una delle usanze così tipicamente finlandesi: la sauna. Non sono un’amante della sauna ma qui ad Inari mi ci vuole.
Helsinki
Diciamo addio ad Inari ed alla Lapponia finlandese per trascorrere gli ultimi scampoli del nostro viaggio ad Helsinki, da cui eravamo passati frettolosamente nel viaggio di andata. Helsinki non ha sicuramente il fascino delle capitali del nord ma è una città assai vivace e stupisce per il suo amore per il design nonchè per la sua cucina moderna.
La sera del nostro arrivo vagando nella zona del porto alla ricerca di un locale dove cenare veniamo attratti dalla luce dei lampadari di cristallo che si intravedono dalle grandi vetrate di un ristorante sulla Esplanadi. È il Kappeli un ristorante elegante dal fascino di altri tempi con piatti ricercati e un servizio formale. Scopriamo solo in seguito trattarsi di un Cafe Ristorante del 1860 che ha visto passare tra i suoi tavoli artisti e scrittori.
Il giorno seguente, l’ultimo in Finlandia, ci concentriamo nella zona del porto. Siamo fondamentalmente attratti dalle città costiere nordiche e amiamo i porti e quello di Helsinki, avvolto dal freddo e dalla neve ci affascina.
Visitiamo Vanha Kauppahalli, l’antico mercato coperto, con all’interno tanti chioschi in legno dove poter trovare cibo locale e tanto tanto pesce, in primo luogo salmone e trote. Ci sono ristoranti carinissimi e in uno di questi ci sediamo per gustare una buonissima e tipica zuppa di salmone, patate e aneto.
Con Helsinki salutiamo la Finlandia ripromettendoci di tornare in estate per visitare la regione dei laghi. Abbiamo trovato nella Lapponia finlandese una natura maestosa e incontaminata, è stato un viaggio rigenerante e, a tratti, anche spirituale. Non potevamo chiedere di meglio.
Dove alloggiare
Helsinki
Solo Sokos Hotel Torni, hotel degli anni 20 a pochi minuti dalla stazione centrale
Radisson Blu Seaside Hotel, hotel di design con vista sul porto.
Rovaniemi
Arctic City Hotel, fermata bus dall’aeroporto davanti all’hotel. A 7 km dal Santa Klaus Village. Hotel centralissimo con un’ottima e abbondante colazione. Sauna. Alla reception è possibile prenotare le escursioni con le varie agenzie.
Inari
Hotel Inari, situato sul lago. Fermata bus proprio davanti all’hotel. Sauna. Colazione abbondante. Ristorante carino dove cenare.
Dove mangiare:
Helsinki
Kappeli, Etelaeesplanadi 1
Che spettacolo! Hai vissuto il mio viaggio da sogno! *_* E se non fosse stato per quei salmoni arrostiti la mia indole cattiva mi avrebbe portato a urlare “Babbo natale non esiste” in mezzo a Rovaniemi….non si può 30 Euro una foto 😀 😀 La camera d’albergo è bellissima! E poi l’escursione in slitta, i cani ahhhh e quando mi capita!
Complimenti per il blog Simona, era ora che finalmente ce lo mostrassi 😉
Grazie!mi ha fatto piacere che mi dicessi di scrivere anche se non sapevi lo stessi già facendo!Ti dirò,all’inizio l’avevamo pure ordinata la foto ma poi ci siamo detti che in fondo non ci interessava e che quei soldi potevamo investirli in qualche attività!Gli hotel in Finlandia tutti spettacolari
Ma scopro solo ora che hai aperto un blog! Complimenti!! Il tuo post sa di fiaba nordica, solitudine e romanticismo 💝 Benvenuta!
<3 Grazie Roberta,sei carinissima!ci stavo lavorando da un po'.La timidezza di farmi conoscere mi ha fatto tenere tutto per me!
Hai fatto benissimo 💝
Bellissimo articolo, complimenti! Io sono stata a Rovaniemi nell’estate del 2011 durante un fantastico Interrail, anche io rinuncia alla foto, perché troppo cara! Ricordo però che era possibile spedire una cartolina che sarebbe stata poi recapitata per Natale
Grazie mille!
Della cartolina non sapevo!Sarei riuscita a convincere la mia nipotina dell’esistenza di babbo natale!😣
L’interrail avrei sempre voluto farlo in Scandinavia ma non ho mai trovato nessuno che lo volesse fare con me e da sola non mi andava.Che sciocca sono stata!
In effetti è stata una bella avventura! Nel 2011 ancora non avevamo supporti tecnologici ad aiutarci e ci siamo dovute affidare molto alla fortuna e alle informazioni frammentate che avevamo raccolto prima della partenza…Pensa che per arrivare a Capo Nord abbiamo viaggiato su un autobus postale (non siamo state certe dell’esistenza fino a quando non lo abbiamo visto spuntare dal niente! :D)
Caspita a Capo Nord ancora non ci sono andata!
Sapevo del battello postale che spero di prendere un giorno ma non dell’autobus postale. Very cool 😎
Capo Nord merita veramente una visita! io speravo di provare la stessa emozione ad Ushuaia, ma Capo Nord resta la prima in lista! 😉
Allora è uno dei primi! Quanta energia, quante emozioni, leggo tra le parole tutto l’entusiasmo.
E, per dirla tutta, è venuta voglia di andarci subito anche a me che odio il freddo e che reputo l’inverno in Sicilia il massimo che posso sopportare…
Ho sentito il profumo di quella zuppa calda, l’aria ghiacciata sulla slitta, il calore di quella stanza che mi piace un sacco. Ovviamente bocciato Babbo Natale…poco spirito natalizio!
Sì, uno dei primissimi! Ma devi sfidare il freddo e scoprire il Grande Nord 😊
Quella zuppa era eccezionale, ho provato a rifarla ma senza successo.
Devo dire che in Finlandia ho mangiato benissimo.
Benedetta, devi assolutamente superare la tua ritrosia per il freddo e provare l’ebrezza di un’escursione in slitta tra i boschi
Brava Simona! È bello viaggiare con te e ti confesso che attraverso lo schermo ho provato i brividi per il freddo ma anche di piacere nel tuffare le mani nel pelo morbido e caldo degli splendidi cani da slitta.
Rovaniemi in particolare non mi attrae ma aurora boreale e corsa sulla slitta trainata dai cani nei boschi mi “chiamano” da tempo!
Quei cani sono fantastici!Sembrano non desiderare altro se non correre tra la neve. Senza dubbio manca il fascino a Rovaniemi ma la natura intorno è eccezionale ed è un ottimo punto di partenza per entrare in Lapponia!
Ora sono in grado di capire questo spettacolo. Mi è piaciuta moltissimo la mia esperienza nel ghiaccio e ne farò sicuramente un’altra proprio qui dove sei stata tu. Ho adorato i paesaggi invernali e le avventure con le slitte e le ripeterò sicuramente.
Fausto, la Lapponia vi aspetta con la sua magnifica natura e chissà che non vi regali lo spettacolo dell’aurora! Quanto ci siamo divertiti a guidare le slitte
Ciao, complimenti per l’articolo, molto interessante🙏
Io e la mia compagna andremo in finlandia a metà dicembre, ed alloggeremo ad ivalo, a 25 minuti da inari, sai consigliarmi qualche posto vicino per il giro con gli husky?ci piacerebbe molto anche poter giocare con loro al termine del giro, come ho letto in altri racconti di esperienze.
Grazie🙏
Ciao! Grazie mille per le tue parole.
Ivalo è una località rinomata per le attività invernali e ho visto che ci sono un paio di centri per il dogsledding. “Extreme Huskies” mi sembra non male come centro da quello che leggo.
Non ti consiglio invece quello a cui mi sono rivolta io ad Inari, RideNorth, perché venivo da esperienze più emozionanti e l’ho trovato deludente.
Spero di esserti stata utile!
E buona Lapponia 😊