Visitare il Kronborg Slot ad Helsingør
Last Updated on 9 Dicembre 2021 by Simona Viaggia Come Il Vento
Sebbene il Kronborg Slot e la città di Helsingør durante il regno di Erik di Pomerania abbiano giocato un ruolo importante per la posizione strategica sul Baltico che permise alla città di fiorire, il castello deve la sua fama alla tragedia di Amleto. È infatti ad Elsinore e nella sua fortezza sullo stretto di Øresund che Shakespeare ha immaginato vivesse il tormentato principe di Danimarca.
Helsingør dista appena 40 km da Copenhagen ed facilmente raggiungibile con un viaggio di 54 minuti in treno.
Al nostro arrivo ci aspetta una città quasi deserta e avvolta nel freddo. Un traghetto attende al molo.
In questo punto un lembo di mare separa la Danimarca dalla Svezia e da Kronborg Slot si possono vedere le sponde svedesi di Helsingborg.
L’atmosfera di fine dicembre è surreale: le acque del fossato sono completamente ghiacciate e dalle cinte murarie esterne pendono stalattiti di ghiaccio. Ne subisco subito il fascino.
Guardo il Kronborg Slot avvolto dal ghiaccio e dalla neve e mi dico che Shakespeare deve aver conosciuto con i propri occhi questi luoghi in inverno per essere stato in grado di coglierne la drammaticità.
La storia del Kronborg Slot
La prima fortezza chiamata Krogen fu costruita da Erik di Pomerania nel lontano 1420 ma fu Frederik II a trasformarlo nel maestosa residenza rinascimentale che tutti conosciamo nel 1574 con mura più alte, fossati più profondi e bastioni militari. Fu allora che prese il nome di Kronborg.
In quell’epoca Helsingør godeva di una grande fama per il suo ruolo di cassa della corona danese. Ben due terzi delle entrate della Danimarca provenivano proprio dal pedaggio che tutte le navi straniere dovevano pagare per attraversare lo stretto di Øresund. E guai a non pagarlo, sarebbero incorse nelle cannonate danesi!
Nel 1629 fu devastato da un incendio ma Christian IV (lo stesso monarca illuminato che fece costruire il Rosenborg Slot di Copenhagen) ne commissionò il restauro con nuovi interni e decorazioni, gli stessi che è possibile ammirare oggi durante la visita.
Circa trent’anni dopo, nel 1658 fu conquistato dagli svedesi durante la guerra danese-svedese. Gli alloggi furono occupati dalla regina ma con il ritiro delle truppe l’interno del castello fu completamente saccheggiato.
A partire dal XVIII secolo il Kronborg Slot divenne un presidio militare ed una prigione. Questo fino al suo restauro che lo riportò all’originale bellezza ed al suo ingresso nel Patrimonio Unesco.
Visitare il Kronborg Slot
Gli interni del castello
Se vi aspettate un castello riccamente ammobiliato resterete delusi. Incendi e saccheggi lo hanno spogliato delle sue ricchezze.
Tuttavia vi è ancora un luogo in cui si possono rivivere i fasti reali: è la cappella che si è miracolosamente salvata dall’incendio del 1629. Al suo interno potete ammirare l’organo barocco ed i banchi e gli arredi originali.
A rendere la fortezza animata ci pensano però i figuranti in abiti d’epoca che mettono in scena atti dell’Amleto
Nell’ala nord del Kronborg Slot si trova la sala da ballo con il suo pavimento in marmo svedese. Dipinti di personaggi storici ed arazzi sono tutto quello che resta della più grande e bella sala da ballo in Europa. Pensate che è lunga 62 metri!
Le stanze reali situate nell’ala sud, contrariamente a quanto si possa immaginare, sono quasi spartane. Quello che resta del mobilio sono soprattutto letti a baldacchino arricchiti da pesanti tessuti broccati.
Holger Danske
Ma il Kronborg Slot non è solo il castello di Amleto bensì anche il luogo in cui riposa con le braccia incrociate sulla spada Holger Danske, l’eroe nazionale danese.
Ma chi è Holger il danese? La fama di questo eroe trova le sue radici nei poemi epici, soprattutto nelle Chansons de Geste. Un guerriero ribelle ed un crociato, in principio nemico di Carlo Magno e poi suo sottomesso, dalla forza e dal coraggio eccezionali.
Difficile stabilire il confine tra leggenda e storia, ma poco importa. La figura di Holger ormai si è trasformata in mito in Danimarca.
Ma perché la statua di Holger si trova tra i bui cunicoli delle casematte del Kronborg Slot?
Perché è proprio qui che l’ha immaginato Hans Christian Andersen nella sua fiaba Uggeri il danese. È in quei tunnel che l’eroe danese, vestito di ferro ed acciaio e con la lunga barba, dorme e sogna tutto ciò che accade in Danimarca. E continuerà a dormire fino al giorno in cui il suo Paese non sarà in pericolo. Allora si sveglierà in preda alla furia ed i colpi che infliggerà per la Danimarca si sentiranno in tutto il mondo.
Qualche visitatore sostiene di aver visto la statua di Holger muoversi davvero. Impaziente di tornare sui campi di battaglia?
Come arrivare ad Helsingør
Giungere ad Helsingør da Copenhagen è estremamente semplice tanto da rendere la visita al Kronborg Slot la meta ideale per una gita nei dintorni della capitale.
I treni partono da København H, la stazione centrale di Copenhagen, ogni 20 minuti.
Dalla stazione di Helsingør si giunge al Kronborg Slot con una camminata di 10 minuti. Non potrete sbagliarvi in quanto il castello si trova sul mare.
Partendo da Copenhagen, qualora non sia vostra intenzione fare la Copenhagen Card, vi consiglio di acquistare un City Pass Large che copre le zone 1-99 e che è valido 24 ore dall’emissione (potete acquistarlo anche da 48, 72 e 120 h). È valido su autobus, treni e metro e potrete muovervi tutto il giorno tanto sui mezzi ad Helsingør che a Copenhagen.
Il City Pass Large di 24 h ha un costo di 160 corone danesi (circa 21 euro)
Io ci sono stata per due volte secoli fa in estate, ma immagino che in inverno sia molto più speciale e soprattutto molto più hygge! Poi io preferisco la stagione fredda quindi mi sentirei a casa.
Ah allora non sono l’unica che non riusciva a trovare la sirenetta! Anche noi avevamo girato per non so quando tempo e una volta arrivati… una delusione. Ma per fortuna a Copenhagen ci sono tante altre cose belle ❤️
Anche io preferisco la stagione fredda, anche se, ti dirò,sarei curiosa di ritornare a Copenhagen per vederla con dei colori diversi. Immagino per esempio che Nyhavn sia ancora più animata e vivace. Mi consoli sulla Sirenetta perché davvero temevo di essere l’unica persona insensibile al suo fascino! Col senno di poi avrei preferito sfruttare diversamente quel tempo.
Faceva piuttosto freschino (come direbbe la mia cara nonna LOL) eh??!! Però quanto è bella Copenaghen!! 😍
Mi piace un sacco l’atmosfera di Nyhavn, con i suoi localini e quelle case coloratissime: Andersen deve avere trovato tantissima ispirazione tra le mura domestiche!
Tivoli è assolutamente fantastica, imperdibile per chi ama il Natale (e sai che noi siamo superfans!!ahahah) e pazienza se costa un po’…che voglia di partire Simo!!! 😃
Ho davvero amato Nyhavn e non vi nascondo che tornerei volentieri in estate per assaporare l’atmosfera vivace lungo il molo. Sì, forse Andersen si è lasciato incantare da quei colori e dalle navi pronte a salpare. Mamma mia il freddo! ma soprattutto ad Helsingor. Tra ghiaccio, cielo bianco e quasi nessuno in giro il quadro era spettrale e lì ho sentito il freddo proprio nelle ossa!
Io sono contenta di aver vissuto Tivoli proprio nel periodo natalizio, niente giostre ma per quelle sono grande 😀 ma l’atmosfera ed i mercatini mi bastavano (Anche la foto sulla slitta di Babbo Natale con le renne finte nascosta nei meandri del mio pc 😀 )
Ma tu sei una vera Nord Addicted! *_*
Che nomi evocativi che hanno strade, quartieri e locande! Lo sai benissimo che le città nordiche in pieno inverno sono pane per i miei denti…se solo di dentini sonanti ne avessi di più hahahahah purtroppo sono zone carissime soprattutto in stagioni come queste 😉 Sarei rimasta anche io come te incantata nel reparto vichingo, c’era un periodo in cui i miti nordici non avevano segreti per me! Mentre invece della Sirenetta ho sempre sentito pareri discordanti: chi dice un simbolo chi invece niente niente di che. Dovrei vederla di persona per schierarmi. Inutile dirti che sulla foto del ghiaccio con la bandiera mi sono scattati gli occhi a cuore! Poi un’altra botta l’ho presa su Holger! Che bella e quant’è espressiva la sua posa?
Beh quindi i danesi aspettano l’ultimo dell’anno per darsi alla pazza gioia? Una sorta di liberazione. Comunque concordo: Hygge PATRIMONIO UNESCO! 😉
Mhhh… 29 dicembre…cosa mi ricorda questa data? 😛
Assolutamente innamorata del grande Nord!Ancora oggi il mio sogno (irrealizzabile lo so) è quello di trasferirmi in Norvegia :O
Poi non so perché ma sono sempre stata attratta dalle saghe nordiche, dalle storie dei vichinghi. Avendo dato anche un esame anni e anni fa sulle rune trovarmi di fronte stele con incisioni runiche al National Museet mi ha fatto venire gli occhi a cuoricino. Però ora mi devi raccontare di quando i miti nordici non avevano segreti per te!
Purtroppo il problema di questa Scandinavia è che è maledettamente costosa e finisce che o rimandi o ti concedi un viaggio lì ogni tot anni. Non ho più l’età e la volontà di fare un viaggio low cost in ostello, mangiando panini del supermercato. Ora mi piace godermi ogni aspetto del viaggio il che vuol dire che non posso girarmela in lungo ed in largo come vorrei. Mi spiace non averlo potuto fare da giovane con l’interrail.
Io Holger me lo immagino comunque maledettamente figo!!! 😀
Non sarà che sei nata il 29 dicembre????
Dai che bello che sogni la Norvegia come casa! Mi pare che mi avessi già accennato in una precedente occasione che conoscessi le rune addirittura per averle studiate e lo trovo fighissimo! Ci si appassiona, almeno nel caso mio, con il classico modo: l’epica alle scuole medie con le varie saghe Nibelunghi&Co. Da lì a salire geograficamente più su è un attimo, ti appassioni ai vichinghi, alla loro mitologia, all’arte, alle leggende ecc. E lì ad acquistare libri, saggi e monografie varie. Fino poi ad appassionarti alle storie degli esploratori dei secoli passati che hanno camminato sui ghiacci della Norvegia. Sai che ho tenuto fra le mani il sacro giornale di bordo di Umberto Nobile, proprio il diario della spedizione fallita del dirigibile Italia? Non ti dico con quanta reverenza l’ho sfogliato! Yessaaahh la data è quella! Sono del capricorno, per giunta calabro/sarda di origini…vedi un po’ che testaccia dura posso essere?! 😛 Buona domenica Simo e chissà magari un giorno riuscirai a coronarlo il tuo sogno segreto! <3
Posso dirti che il mio bisnonno paterno era maresciallo della regia aereonautica nonché dirigibilista e che sarebbe stato tra i membri dell’equipaggio del dirigibile Italia se non si fosse ammalato? Un giorno ti farò vedere una sua foto sul dirigibile Esperia.
Buona domenica Daniela ❤️
Che incanto! Mi affascinano soprattutto le coloratissime case che si riflettono sul canale Nyhavn!!
Sì, quello è davvero il luogo in cui tornare e ritornare!cosa che abbiamo fatto tutti i giorni 😀
Credo che Nyhavn sia l’immagine più iconica di Copenhagen, molto più rappresentativa della Sirenetta
Prima di leggere il tuo articolo a Copenaghen associavo, a torto, solo la sirenetta. Ed invece c’è molto da visitare e da “gustare” in questa città che non ho avuto ancora il piacere di raggiungere. Dovrò decidermi quanto prima 🧐
E pensa che io alla fine ho visto poco rispetto a quanto la città poteva offrire! È vero però associamo tutti Copenhagen alla sirenetta eppure offre molto di più. Non so se a torto o ragione ma non mi spiego il mito della sirenetta
Grazie per aver letto!
Simo lo sai che sono ancora qui indecisa su quale città del Nord Europa visitare a Dicembre, Copenhagen mi attira molto dopo il tuo racconto!! L’atmosfera hygge nel periodo natalizio credo sia speciale…vorrei essere adesso in uno di quei bar accoglienti con un the e una carrot cake!!
Come ti dicevo su Twitter sono stata in tutte e tre le città su cui sei indecisa. Stoccolma l’ho amata ma l’ho vissuta in estate. Copenhagen ha il vantaggio di essere più compatta rispetto ad Amsterdam e se cerchi atmosfere natalizie speciali a Tivoli davvero resterai incantata. Io la prenderei in considerazione
Ciao Simona,
Leggendo la pagina su Copenhagen ho rivissuto ogni attimo di quel bellissimo quanto strambo viaggio che abbiamo fatto tutte insieme nel 2009…quanti ricordi e quante risate..indimenticabile,!! Grazie per il revival,
Carmela (Dolly)
Ciao Carmela!
Davvero è stato un viaggio particolarissimo! Ricordi le foto imbarazzanti con le salsicce danesi 😀
Non dimenticherò mai l’esperienza nel café con il vecchio marinaio che ti aveva puntato 😀
Sei proprio un’amante dei viaggi in inverno.. Il Nord Europa non è che mi ispiri molto, forse per via del freddo. Ma se ti ha dato felicità ci penso….
Sììììì, è un momento dell’anno in cui viaggio con piacere e non mi sognerei mai di farlo al caldo 😀