Direzione Germania del Nord

Direzione Germania del Nord

Last Updated on 17 Giugno 2020 by Simona Viaggia Come Il Vento

La Germania del Nord e la sua costa erano tanto nel mio cassetto dei desideri che in quello del mio George da un po’ di anni. Proprio di questi tempi lo scorso anno, mentre ci godevamo l’atmosfera dei mercatini di Natale a Budapest, la mia metà aveva espresso il desiderio di tornare in terra tedesca.

Quando qualche mese fa ho cominciato a pensare al nostro annuale viaggio alla ricerca di atmosfere natalizie, Amburgo e le città della Lega Anseatica mi sono sembrate la naturale risposta.

Arrivare ad Amburgo quando si parte dal sud Italia o dalle isole non è certamente un’impresa facile. Non che si debba fare Bari – Katmandu sia chiaro! Ma quel lavoro di incastri per le coincidenze ed i giorni dei voli danno all’organizzazione quel tocco di stress in più che non si può mai negare ad un viaggiatore. Provate poi a cercare la giusta combinazione quando voi e la vostra metà partite da città diverse.

Comunque, tutto bene quello che finisce bene, per agosto i voli erano belli e prenotati così come l’hotel. Visto il legame indissolubile tra Amburgo e l’acqua non potevamo non scegliere un alloggio nel nuovo quartiere di HafenCity, vicino quanto basta a Speicherstadt, il più grande complesso di magazzini del mondo. Una volta nucleo dell’economia di Amburgo ora cuore culturale della città, Speicherstadt sono sicura ci incanterà con la sua architettura gotica in mattoni rossi.

Ma quello di fine novembre per noi è ormai un appuntamento fisso con i mercatini di Natale e non ci faremo mancare una full immersion nelle magiche atmosfere natalizie saltellando da un Weihnachtsmarkt ad un altro riscaldandoci con vin brûlé ed altre golosità.

Ci lasceremo condurre dalle sensazioni e dall’inebriante profumo di zenzero e cannella. Questa volta non ho preso nessuna guida e voglio solo rilassarmi. L’unico appuntamento davvero programmato sarà a Bergedorf. Per far cosa ve lo racconterò al ritorno.

Chissà se riuscirò a convincere il mio George a scendere nel vecchio tunnel sotto l’Elba. L’Alter Elbtunnel fu costruito agli inizi del 1900 per permettere ai lavoratori di raggiungere la sponda sud del fiume senza ricorrere ai traghetti. In sé il tunnel non ha nulla di eccezionale se non un valore storico ma quei quasi 500 metri di passeggiata al di sotto del fiume sono una piccola sfida alle mie fobie.

Il nostro viaggio alla scoperta delle città della Lega Anseatica continuerà ad est verso Lubecca che della Lega fu proprio la capitale.

Lubecca si trova in una posizione strategica, a cavallo tra il Mare del Nord ed il Baltico, motivo per cui la sua storia da sempre è legata al porto, il più importante della costa orientale. Un passato che la rende simile ad Amburgo, ma che sono sicura apprezzerò maggiormente grazie alle dimensioni notevolmente più ridotte.

Giungendo in treno saremo accolti da uno dei simboli della città, l‘Holstentor, una delle due porte ancora esistenti, che segna l’ingresso nel centro storico gotico, l’Altstadt, che sorge su un isolotto sul fiume Trave. Ci perderemo tra le sue strette strade acciotolate su cui si ergono edifici in mattoncini rossi e andremo alla scoperta dei famosi cortili della città, la cui storia vi racconterò al mio ritorno.

E se il mio George vorrà accontentarmi ci fermeremo a mangiare in quello che è considerato uno dei ristoranti più speciali di Lubecca, la Schiffergesellschaft, che una volta era la sala da pranzo della Corporazione dei Marinai. Per cinquecento anni e passa è stato il luogo di ritrovo dei marinai dopo i lunghi viaggi in mare. Immaginate quante storie di mari in tempesta si sono udite tra quelle pareti.

Nemmeno a Lubecca mancherà l’atmosfera natalizia che immagino essere fiabesca visto che è soprannominata la Città del Natale del Nord. Sarà forse perchè i suoi mercatini risalgono al 1648?
Natale più che mai in questa città fa rima con marzapane. Pare che Lubecca infatti sia da tempi immemori anche il regno del marzapane e questo grazie al suo privilegiato ruolo di centro commerciale. Sicuramente sapremo come riempire la valigia al ritorno!

Salvo imprevisti, un ricordo del passato ci condurrà ancora più ad est lungo il Baltico fino a toccare Rostock. Dovete sapere che vent’anni orsono ho lavorato per alcuni mesi a Warnemünde, che di Rostock è l’appendice balneare. Le lunghe spiagge di sabbia bianca del Baltico, l’acqua fredda e gli Strandkörbe (le caratteristiche poltroncine da spiaggia dal sapore vintage) accarezzate dalla luce del tramonto sono ancora impresse nella mia memoria e forse è proprio il loro ricordo a spingerci fin qui.

Ci perderemo lungo le stradine del centro storico di Rostock ammirando i suoi edifici in gotico baltico. Raggiungeremo il Neuer Markt, la deliziosa piazza con le sue casette colorate dove in questo periodo trovano spazio le bancarelle del mercatino di Natale. Ci lasceremo sedurre dalla vista sul porto con gli alti alberi delle barche a vela sullo sfondo di una Rostock moderna e antica. E, chissà, forse saliremo i 117 metri del campanile della Petrikirche per godere di un panorama mozzafiato sui tetti della città.

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Un viaggio il cui comune denominatore è l’acqua e la vita che ha portato con sé nel corso di centinaia di anni. Vivremo il fascino delle città della Lega Anseatica con il loro glorioso passato ancora vivo nei centri storici o tra i magazzini sui canali. Respireremo un po’ di leggenda. Vi va di seguirci?